A Palazzo Ducale, 42 dipinti e disegni del pittore del 4-500. Mostra in collaborazione con National Gallery di Washington. Tornano a Venezia opere assenti da secoli.

Il Sindaco Luigi Brugnaro e Mariacristina Gribaudi, Presidente della Fondazione Musei Civici Veneziani, annunciano il più atteso evento espositivo veneziano della stagione primaverile 2023: la grande mostra “Vittore Carpaccio. Dipinti e disegni” che, dal 18 marzo al 18 giugno, si può ammirare nell’Appartamento del Doge in Palazzo Ducale a Venezia. La grande retrospettiva si concretizza grazie alla collaborazione tra i Musei Civici Veneziani e la National Gallery di Washington. La curatela del progetto è affidata Peter Humfrey, riconosciuto specialista del pittore e del suo contesto, con Andrea Bellieni, curatore dei Musei Civici di Venezia, e Gretchen Hirschauer, curatrice della pittura italiana e spagnola alla National Gallery of Art di Washington.

[Vittore Carpaccio: Due dame, ca. 1492/1494, olio su tavola, particolare. Venezia, Musei Civici Veneziani, Museo Correr]

«La pittura di Vittore Carpaccio (1460/66 c. – 1525/26 c.) celebra la grandezza e lo splendore di Venezia al volgere del XV secolo, quando la città lagunare dominava un vasto impero marittimo e fioriva come centro di commerci internazionali e di cultura. I dipinti narrativi dell’artista – specie i famosi cicli realizzati per varie confraternite religiose – trasportano le storie sacre nella vita vera, collocandole in scenari fantastici, benché arricchiti con infiniti dettagli e riferimenti contemporanei. Ispirato dall’ambiente e dalla società della sua straordinaria città, Carpaccio unisce l’attenta osservazione della scena urbana con il suo particolare trasporto per il poetico e il fantastico» sottolinea la Presidente Gribaudi.

Prestiti concessi generosamente da musei, chiese, istituti e collezioni private, d’Europa e degli Stati Uniti, consentono di riportare a Venezia opere da secoli lontane dalla laguna; talune inviate dallo stesso artista negli antichi territori un tempo legati alla Serenissima come l’Istria e la Dalmazia e mai finora tornate.

45 dipinti di tema religioso, profano o di genere – tra essi alcuni di grandi dimensioni – evidenziano le grandi doti immaginative, narrative, descrittive, oltre alla sapiente tecnica pittorica dell’artista. Unitamente, un folto nucleo di disegni dimostra la sua speciale capacità di ‘studiare’ in maniera minuziosa e dettagliata la realtà, rivelando i suoi peculiari interessi per la natura, per la prospettiva, per i costumi del suo tempo, per gli effetti della luce.

«Con questa magnifica mostra, che giunge a conclusione di scoperte e nuove attribuzioni, nonché di restauri straordinariamente rivelatori, si è oggi in grado di proporre al pubblico e agli studiosi un’aggiornata rilettura storico-critica della pittura di Carpaccio e della sua evoluzione…» afferma Andrea Bellieni, Responsabile del Museo Correr.

[Vittore Carpaccio: Caccia in valle (recto), ca. 1492/1494, olio su tavola. Los Angeles, J. Paul Getty Museum]

UN’OCCASIONE UNICA
La mostra offre anche l’occasione, davvero unica, per ammirare finalmente riunite, le due parti di una scena unitaria, separate in circostanze sconosciute verso la fine del Settecento: le “Due dame” del Museo Correr, possedute a Venezia da Teodoro Correr, si ricongiungono con la “Caccia in laguna”, già presente a Roma nella collezione dello zio cardinale di Napoleone e oggi nel Getty Museum di Los Angeles.

Si riforma così la conturbante scena con le due elegantissime nobildonne veneziane in annoiata attesa del ritorno dei mariti dalla caccia in laguna con archi e ‘ballotte’. Una ‘storia’ psicologica dipinta da Carpaccio su quella che, in origine, quasi certamente era un’anta di porta a soffietto posta tra due ambienti di un raffinato, privatissimo interno veneziano.

LA MOSTRA FUORI DAL MUSEO
La mostra prosegue fuori Palazzo Ducale, in un itinerario cittadino che, sulle orme dei grandi viaggiatori, scrittori ed esteti di fine Ottocento raggiunge soprattutto i due capolavori del pittore, completi e intatti nelle sedi d’origine o di elezione: il ciclo di sant’Orsola presso le Gallerie dell’Accademia e il ciclo di San Giorgio degli Schiavoni nella omonima Scuola.

M.C.S.
Ufficio Stampa, marzo 2023
Immagine di copertina:
Vittore Carpaccio, Vergine leggente, ca. 1510, olio su tela trasferito da una tavola
Washington, National Gallery of Art

VITTORE CARPACCIO. DIPINTI E DISEGNI
18 marzo 2023 – 18 giugno 2023

Palazzo Ducale, Appartamento del Doge
San Marco 1 – 30124 Venezia
Tel. +39 041 2715911
www.palazzoducale.visitmuve.it